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martedì 4 ottobre 2016

Come proteggere il tetto con la guaina liquida con resina

Oggigiorno il legno rappresenta una scelta molto diffusa anche per i tetti delle case, non solo per gli arredi interni e per i rivestimenti. Il motivo? I tetti in legno sono resistenti, molto eleganti ed altamente efficienti per via del loro potere termico, che assicura massima riparazione da caldo e freddo, e del loro potere isolante, fondamentale per combattere l’inquinamento acustico. Partendo dall’assunto che i nuovi prodotti in commercio fanno sì che impermeabilizzare i tetti in legno sia decisamente semplice, in questo articolo vedremo come proteggere il tetto con la guaina liquida con resina.

La saldatura a fiamma dei teli è il presupposto essenziale per poter contare su un’efficiente guaina impermeabilizzante per il tetto. I teli vanno preparati, per garantire la tenuta alle infiltrazioni dell’acqua: occorre riscaldarli e poi applicarli sulle singole parti di giuntura. Bisogna poi tappezzare le parti bucate o nell’eventualità lesionate. I professionisti del settore, in genere, scansionano con gli infrarossi e controllano se ci sono nel legno ristagni d’acqua o tracce di umidità.


Per l’impermeabilizzazione del tetto in legno, le guaine devono essere progettate ad hoc: sul mercato, ne esistono diverse tipologie. Il potere di resistenza al sole, infatti, è variabile. Ad esempio, per raggiungere facilmente ogni angolo, si consigliano le guaine impermeabilizzanti liquide, ad azione rapida.


In riferimento a come proteggere il tetto con la guaina liquida con resina, è di cruciale importanza la preparazione della superficie di posa, in modo da ottimizzare la tenuta nel tempo. Il livello di protezione deve essere alto: in genere, l’uso di vernici dall’alto potere riflettente e con pigmenti in alluminio consente di minimizzare la temperatura delle guaine che, di fatto, non vengono danneggiate dall’alto calore, dovuto all’esposizione del tetto al sole.

Capitolo resine impermeabilizzanti per il legno: quali scegliere? Gli addetti ai lavori suggeriscono le resine acriliche, le resine poliuretaniche e le resine epossidiche. Cos’hanno in comune? 
L’alto livello di impermeabilizzazione di superfici ampie e la garanzia di riparazione di falle, per via delle loro caratteristiche chimico-fisiche. L’impermeabilizzazione del legno, grazie a queste resine, avviene tramite indurimento del legno stesso. Le deformazioni stagionali, a seguito dell’uso di queste resine, non andranno mai ad intaccare le zone impermeabilizzate del tetto. La traspirazione del legno, infine, a seguito dell’uso di queste resine, resta intatta.


Il tetto in legno è quello di scegliere le resine impermeabilizzanti, in particolare le resine poliuretaniche, epossidiche o acriliche, tutte caratterizzate da un elevato grado di impermeabilizzazione.

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